martedì 24 marzo 2015

LETTERA APERTA AI CREATIVI DI OGNI GENERE



Questa lettera aperta è destinata a tutti creativi, a qualsiasi categoria essi  appartengano. Vorrei proporre agli amici creativi un progetto che potrebbe dare dei frutti assolutamente eccellenti, nel campo della progettazione dei propri oggetti e nel campo della didattica della progettazione medesima.
In questo blog potrete leggere in altro post, la mia teoria sulle invarianti nell’architettura, individuate da me dopo aver letto due aurei libri sull’argomento di Bruno Zevi mio professore alla facoltà di architettura a Venezia. Riscrivo qui molto brevemente questa teoria.
Come tutti voi ben sapete, ogni progettista, qualunque esso sia, quando progetta, utilizza la sua sensibilità, la sua cultura formale, le sue conoscenze tecniche, oltre naturalmente a tantissime altre componenti di varia natura, compreso il proprio umore durante la progettazione. Ebbene, Bruno Zevi aveva notato  che, durante  questo iter progettuale, qualunque oggetto fosse progettato, il creativo avrebbe incontrato in ogni caso alcuni  problemi, sempre gli stessi. Questi problemi, che non variano mai, sia nel tempo che nello spazio, furono chiamati da Bruno Zevi “Invarianti”.  
Personalmente  ho continuato a elaborare questa idea del professore e sono riuscito ad aggiungere alle sette invarianti individuate da Zevi, altre nuove invarianti, per l’esattezza cinque. In tutto, all’oggi sono state quindi individuate, da Bruno Zevi e da me, dodici invarianti. Personalmente ho verificato nel corso degli anni sia da progettista che da professore, l’esattezza di questa nuova teoria,  sia quando studiavo le opere dell’architettura altrui, sia quando dovevo progettare architetture mie.
Aggiunte agli strumenti culturali utilizzati per la progettazione tout court, queste dodici invarianti si sono dimostrate un nuovo utilissimo strumento per evitare, nei limiti delle proprie capacità, soluzioni banali, ovvie e quindi scadenti.
Chi vi sta scrivendo, alla luce di queste sue considerazioni, ha maturato la certezza assoluta che esistano invarianti in tutti i rami della creatività.  Sto per esempio parlando della cinematografia, di ogni tipo di design, delle arti figurative e plastiche, arrivando al campo letterario e quant’altro. 
Faccio solo un paio di esempi molto esemplificativi ma utile alla mia ipotesi.
Durante la lavorazione di un film, il regista si è trovato si trova e si troverà durante la lavorazione del suo film  sempre davanti ad un appuntamento con una particolare invariante. Sto pensando all’onnipresente problema di come comportarsi il particolare momento in cui si debba passare da una sequenza ad un'altra totalmente diversa, per esempio come passare da un periodo temporale della narrazione ad un periodo precedente oppure molto più avanti nel tempo. Questa invariante viene generalmente chiamata "dissolvenza". Le dissolvenze di Orson Welles, per esempio sono da manuale. Molti registi invece, non avendo la precisa contezza di quante invarianti esistano nella propria arte cinematografica, cadono quasi sempre in soluzioni banali se non addirittura scadenti.  
Passando nel campo musicale, come nel periodo barocco  i compositori passavano dal modo maggiore al modo minore? E così via di seguito.

La mia proposta dunque è la seguente: se qualunque creativo/a che dovesse leggere queste mie note, provasse ad individuare nel proprio campo le invarianti che certamente esistono ma che all’oggi non sono ancora state evidenziate, tirandole fuori dalla nebbia della non conoscenza, otterrebbero due risultati importantissimi. Il primo darebbe un miglioramento evidente sia alla propria creatività, sia alla lettura di oggetti/categorie già esistenti.  
Detto in altre parole, il primo risultato sarebbe utilissimo per chi fa della creatività il proprio lavoro, il secondo risultato sarebbe altrettanto utile per chi invece studia la storia dell’altrui creatività.  

Sono a disposizione per qualsiasi delucidazione. Mi auguro di leggere al più presto molte iniziative del genere.  Grazie per avermi letto. franz falanga