lunedì 25 luglio 2016

NON RIESCO A CAPIRE


 NON RIESCO A CAPIRE

Il decennio 1960 1970 è stato l’inizio della devastazione del territorio italiano e delle menti italiane. Quello che non erano riusciti a fare  i barbari  invasori e tutte le genìe che si sono succedute “nei secoli” in questa terra chiamata Italia, sono stati capaci di farlo gli speculatori edilizi. Distruzione che ahimè continua giornalmente ancora adesso.

Un esempio emblematico è Bari, più vecchia di Roma, infatti ha 4000 anni. Quello  che non hanno fatto i forestieri in quattromila anni, sono stati capaci di farlo in dieci anni (1960 / 1970) i palazzinari, gli architetti e gli ingegneri baresi. 

Non riesco a capire come invece,  in quegli anni infami, la creatività nella canzone italiana invece abbia raggiunto vette incredibili di bellezza, arrangiamenti e magnifiche cantanti, di cui si è perso il seme. Eccovi qui sotto qualche esempio. franz falanga  

P.S. Mi è arrivato dal carissimo amico Giovanni Staltari una segnalazione che vi allego in fondo a questo messaggio, dove potrete notare che qui da noi in Italia ci sono fortunatamente ancora isole di buona musica.

https://youtu.be/tWJTVeT_5h4
Mina / E se domani



https://youtu.be/cUMoIsjbG5s
Ornella Vanoni / Samba della Rosa

https://youtu.be/jwRGGKaSZsM
Ornella Vanoni / Ma mi

https://youtu.be/5-dKY-hm9wI
Ornella Vanoni / Mi sono innamorata di te

https://youtu.be/oeriN6lgVo0
Milva / die Moritat


https://youtu.be/1FVNwbTmyWU
Milva / L’immensità di Don Backy

CARISSIMO FRANZ,

concordo sull'appiattimento  culturale e musicale ITALIANO.

Per questo t'invio 2 link dell'altra musica italiana:

facebook.com/italianbrassfestival/posts/929372680505627 
http://video.repubblica.it/edizione/firenze/firenze-100-musicisti-suonano-dall-arno-a-50-anni-dall-alluvione/247130/247240
UN ABBRACCIO DAL PROFONDO SUD
Giovanni

domenica 24 luglio 2016

PARLIAMO ANCORA DI MUSICA


 PARLIAMO DI MUSICA

Lo spazio dedicato alla musica jazz nelle televisioni nazionali e nei concerti pubblici è assolutamente esiguo, rispetto a quello dedicato a musica scadente se non addirittura pessima. Musica che si pasce di fumo, di musicisti vestiti in maniera ormai carnevalesca, di grandi stadi e di masse enormi di pubblico  che fa tutte le stesse mosse,  che batte il tempo in battere e che pensa all’unisono sempre le stesse cose. Rammento che non sto facendo di tutt’erba un fascio, sto solo parlando della “grande” maggioranza del pubblico giovanile. Gli eventi musicali ormai sono tutti diventati cloni di un unico stesso evento, dando luogo a grandi momenti di aggregazione, come tante pecore in gregge al pascolo. Naturalmente questa situazione abnorme, non mi stancherò mai di ripeterlo, è dovuta alla cancellazione praticamente definitiva del senso della storia in gran parte della società contemporanea.

Vi segnalo un capolavoro della grande musica jazz “Honeysuckle Rose” eseguito da Fat’s Waller e da Ella Fitzgerald con il mitico Count Basie, magnifici e magnifiche musiciste afroamericane alla faccia di quei razzistelli ignoranti da strapazzo che stanno portando la nostra società al disastro totale. Nessuno se ne accorge, o fa finta di non accorgersene, su nessun organo di stampa cartacea o televisiva se ne parla, finchè la barca va lasciala andare.

Scusatemi la rabbia, ma sono furibondo verso quelle generazioni e quelle categorie di persone che hanno permesso che ciò accadesse. Ciò ahimè detto, godiamoci questo incredibile brano, brano che dedico all’amico fraterno Nico Esposito da Bari pianista jazz di grande talento. franz falanga

https://youtu.be/_5JiD9yxL4U
Honeysuckle Rose / Fat’s Waller

https://youtu.be/_PMB-wgHM4Y
Honeysuckle Rose / Ella Fitzgerald & Count Basie


martedì 12 luglio 2016

QUANDO LA CANZOME ENTRA NELLA STORIA


 QUANDO LA CANZONE ENTRA NELLA STORIA

Capita, alle volte, che un brano musicale entri di diritto nella storia degli uomini. A dimostrazione di questa mia tesi, vi invio alcuni link emblematici. Nei primi due ascolterete un gruppo vocale straordinario contemporaneo “Ladyvette”. Straordinario perché queste tre ragazze contemporanee hanno ripreso alcuni motivetti italiani di tanti anni fa arrangiati in maniera straordinaria. Sono arrangiamenti per tre voci, ma ci sono alcuni momenti che vengono usate addirittura quattro o cinque voci nello stesso brano, ovviamente passando da un’armonia all’altra. Nel terzo e quarto link ascolterete Massimo Ranieri che canta due capolavori della canzone napoletana, che, meglio di qualsiasi manuale di storia contemporanea, trattano dell’emigrazione di milioni di Italiani fra la fine dell’ottocento e gli inizi del novecento. Basterà ascoltare una frase del testo: “e ce ne costa lacrime quest’America, a noi napoletani” per far capire che strazio immenso sta in chi è “costretto” ad emigrare. La stessa situazione dei giorni nostri. A voi le considerazioni da fare.  Nel quinto e sesto link ascolterete “làcreme napulitane” cantate da un duo contemporaneo di rara bellezza e un altro magnifico brano cantato da un altro cantante napoletano, Enzo Gragnianiello, che  mi sta nel cuore. Buon ascolto! franz falanga  

https://youtu.be/UCiQoYTqIu4
Ladyvette / Ho un sassolino nella scarpa

https://youtu.be/tKEr55Fd2dw
Ladyvette / Epopea del pelo superfluo

https://youtu.be/i97mwHcjhb8
Massimo Ranieri / Làcreme napulitane

https://youtu.be/WvcxKdtIpGw
Massimo Ranieri / Santa Lucia

https://youtu.be/iUhVTbg2Op8
Raiz + Mesolella  / Làcreme napulitane
e ne costa lacreme sta America a nuie napulitane

https://youtu.be/v90VMZ8FHh4
Enzo Gragnianiello

domenica 3 luglio 2016

FIORENZO CARPI





<<FIORENZO CARPI>>



Voglio continuare a farmi del male, ma va bene così. Chi si ricorda più di Fiorenzo Carpi? Siamo parlando di un musicista e del Piccolo di Milano. Io sono cresciuto ascoltando questa musica, queste parole e sognando una magnifica gioventù. Consiglio caldamente alle ragazze e ai ragazzi più giovani di ascoltarsi con estrema attenzione questi due link, forse arriverà loro qualche nascosto profumo. Non sono triste, sono solo immensamente incazzato. franz falanga


https://youtu.be/ypigNAWcQsk
Milva e Giorgio Strehler

venerdì 1 luglio 2016

VOGLIO FARMI DEL MALE DA SOLO


      VOGLIO FARMI DEL MALE DA SOLO

Non riesco a rassegnarmi, continuo a farmi del male da solo. Detto con altre parole ho una nostalgia infinita del buon gusto dei miei giorni felici, buon gusto che la società contemporanea sta mettendosi sotto i piedi. Ascoltate questi link e, sopra ogni cosa, la straordinaria intervista ad Armando Trovajoli, uno dei grandi musicisti italiani. Finalmente si parla di “Musica” e non di jazz o musica cosiddetta colta. Musica e basta. franz falanga

https://youtu.be/Fn6j2eOKLnk
Il Quartetto Cetra canta Kramer e Luttazzi

https://youtu.be/Jhv9aEbqnyk
Intervista storica ad Armando Trovajoli

https://youtu.be/sLqjpG7Ods0
Trovajoli suona Roma nun fà la stupida stasera

https://youtu.be/yadJGDXcvj4
2007 Trovajoli con orchestra

https://youtu.be/Yh6tQjmBovw
1966 Mina canta Trovajoli